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Premio Concetta Barra 2015 a Procida: premiata la mia Annunciazione ("La natività") dei giorni nostri, riscrittura de "La smorfia" di Massimo Troisi (VIDEO)
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Un divertente reportage video da Parigi sui luoghi di "Le vie del Signore sono finite" di Massimo Troisi
Il grande amico di Massimo (e mio) Roberto, specializzato in location come me, ci manda questo suo divertente reportage dai luoghi di "Le vie del Signore sono finite" a Parigi. Una simpatia contagiosa, una risata travolgente che ci teletrasportano tutti lì insieme a lui e a Camillo Pianese, ripassando scene e battute che hanno preso vita proprio su quel selciato. Farsi migliaia di chilometri per passione per calpestare quei posti, condividere le proprie emozioni e la propria gioia. Amici di Massimo Troisi è anche questo, ed è qualcosa di assolutamente unico.
Grazie a Roberto.
Cristiano
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Antonio Pascale in "Ricomincio da Massimo" a Pignataro Maggiore
Sabato scorso 17 ottobre 2015 lo scrittore Antonio Pascale si è reso protagonista, presso la sala concerti degli Amici della Musica di Pignataro Maggiore, di una sorta di conferenza-spettacolo dal titolo “Ricomincio da Massimo”, ispirata ad un brano del suo recente libro “Non scendete a Napoli – Controguida appassionata della città” (Rizzoli) e dedicata a Massimo Troisi. Brevi clip, scelti dal repertorio cinematografico e televisivo del noto attore napoletano, hanno avuto l’intento comunicativo di esplorare ed analizzare tematiche della contemporaneità, che Massimo Troisi era riuscito in maniera egregia a far emergere tramite una vis comica di intellettuale.
Nello specifico gli input sono stati la scena del professore che si fa il caffè con la macchinetta da uno perché vuole stare solo, una clip tratta dal programma “Blitz” di Minà in cui Massimo si confronta con Roberto Benigni sulla trasmissione “popolare” Domenica in , mentre la terza è un video rarissimo che si trova on line in cui Massimo Troisi parla del suo rapporto con il cibo. Sono tutti testi straordinari, attuali che descrivono non solo Napoli e l’Italia di oggi ma il mondo stesso e che offrono allo scrittore l’input per riflessioni sulla solitudine, sui rapporti tra l’intellettuale e l’"uomo comune" e infine sui cambiamenti economici e sociali collegati al cibo e alla dinamiche della sua distribuzione nel mondo.
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Rassegna di film di Massimo Troisi in tv su Mediaset e ritorno in sala di "Ricomincio da tre" in versione restaurata

Il primo è "Scusate il ritardo" che andrà in onda lunedì 2 novembre, con Lello Arena e Giuliana De Sio. Si prosegue con "Non ci resta che piangere", diretto oltre che da Massimo Troisi anche da Roberto Benigni, il 9 novembre. "Le vie del Signore sono finite"è il film del 16 novembre, "Pensavo fosse amore invece era un calesse" quello del 23 novembre (con la colonna sonora dominata dalla splendida "Quando" di Pino Daniele). Chiude la rassegna il 30 novembre il film "Che ora è", diretto da Ettore Scola con Massimo Troisi e Marcello Mastroianni.
Come sempre guarderemo "insieme" i film sul nostro gruppo Facebook "Non ci resta che ricordarti - Amici di Massimo Troisi" per commentare in diretta, citare, postare fotogrammi, divertirci ed emozionarci ognuno dalla propria città, lontani eppure così vicini grazie alla nostra passione per Massimo.
Cristiano
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Massimo Troisi e Pino Daniele in un emozionante ritratto (VIDEO)
Pochi secondi, tante emozioni. Un bel ritratto di Massimo Troisi e Pino Daniele sulle note di "Qualcosa arriverà", colonna sonora del film "Le vie del Signore sono finite" del 1987. Basta poco per far svoltare una giornata.
Sinceri complimenti a Domenico Velletri.
Sinceri complimenti a Domenico Velletri.
Salutoni troisiani a tutti.
Cristiano
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Massimo news: "Il postino" di Troisi ricordato su Raiuno, la scritta sui muri di Roma e l'omaggio congiunto con Pino Daniele ad Andria

- Stanno cancellando un po' di scritte sui muri a Roma, per il Giubileo speciale che comincerà tra poco. Chissà se sparirà anche quella che parafrasa il titolo del film di Massimo del 1991 "Pensavo fosse amore invece era un calesse" e che recita così: "Pensavo fosse amore e invece era una zo...". Frase in qualche modo accostabile allo storico striscione degli ultras del Napoli comparso tanti anni fa nello stadio del Verona, l'ormai proverbiale"Giulietta era ’na zoccola".
- Sabato 5 dicembre ad Andria, presso il Persepolis di Via Giovanni Bovio 31, alle ore 21:15 i Free Men Teatro in musica ricorderanno Massimo Troisi e Pino Daniele con un loro spettacolo. Il biglietto costa 8 euro ed è possibile prenotarlo (unico modo per entrare) mandando un messaggio privato alla pagina Facebook di Persepolis
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Il 28 dicembre l'inaugurazione delle scale di "Scusate il ritardo" intitolate a Massimo Troisi
A mesi di distanza dalla decisione ecco la data: 28 dicembre 2015, alle ore 10:00. Le scale degli indimenticabili duetti Massimo Troisi-Lello Arena nel film del 1983 "Scusate il ritardo", secondi probabilmente soltanto a quelli di Totò e Peppino, porteranno da quel giorno il nome di Massimo Troisi. E il titolo del secondo lungometraggio troisiano ben si presta a questo omaggio che ha tardato tanti, troppi anni per avere luogo.
Insieme a questa notizia, che a breve riprenderanno tanti altri magari usando come sempre anche le nostre stesse parole, pubblichiamo le foto e il video di uno dei nostri raduni proprio su quelle scale...ricordi stupendi di quelle giornate a cui solo noi possiamo e sappiamo dar vita.
Grazie al comune di Napoli, che siamo quasi obbligati a "scusare per il ritardo". Speriamo non sbaglino anche loro scalinata e intitolino a Massimo proprio quella usata nel film.
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Un anno senza Pino Daniele. Eppure lui e Massimo sono sempre più presenti

"Nel 1997 avevo inciso la canzone di Pino «Quando» in un album intitolato «Canzoni in corsa»: lì avevo giocato facile, aggiungendo il richiamo di Massimo Troisi, altro napoletano da esportazione, altro esempio della nostra cultura migliore: popolare, democratica, capace di raccontare anche i mali e le ingiustizie che ci incatenano senza rinunciare a un sorriso. L’ho cantato persino allo stadio Olimpico quel pezzo: quanto mi manca la voce di Pino che la intonava nella sua Napoli e la folla, puntuale, che urlava «Massimo, Massimo, Massimo». Oggi grida «Pino, Pino, Pino», e lo faccio anch’io, orfano come tanti di un artista straordinario di cui ho avuto l’onore di essere amico".
Mancano tanto, troppo, Massimo e Pino. Non solo ai napoletani, ma a chiunque viaggi sulle stesse lunghezze d'onda dei sentimenti. Me ne accorgo quotidianamente sul nostro gruppo Facebook, posto speciale e crocevia di anime belle e sensibili. Mancano tanto eppure sono sempre più presenti. La sensazione è che adesso la Napoli che amiamo e che siamo abbia perso tutte o quasi le sue voci più vere, più artistiche e genuine. E che siamo tutti un po' orfani, probabilmente per sempre. In attesa di qualche altro lazzaro felice capace di riprendere un discorso interrotto bruscamente nel 1994 e nel 2015.
Buon anno a tutti,
Cristiano
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Tullio De Piscopo saluta gli "Amici di Massimo Troisi" (VIDEO)

Grazie Tullio e grazie Daniele.
Cristiano

Tullio De Piscopo
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Tullio De Piscopo, ad Ascoli per l'intitolazione di un piazzale a Pino Daniele, fa una dedica a Massimo Troisi al suo concerto (VIDEO)

Tullio si è rivelato ancora una volta uno vero e genuino come Massimo, pieno di vitalità e simpatia. Grazie ancora a lui e a Daniele.
Cristiano
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E sono 63! Auguri, Massimo! Su Sky una giornata tutta troisiana
Auguroni Massimì, siamo ancora qui. Un altro compleanno con te lontano eppure così vicino. Con te che hai ancora tutti i riccioli neri, che ci dici cose già riascoltate migliaia di volte ma sempre così nuove e straordinarie. Non finisci mai.
Cristiano
E domani 20 febbraio Sky Cinema Cult ha deciso di festeggiare Massimo Troisi con una programmazione speciale. Si comincia alle 6:00 del mattino con "Hotel Colonial", dove Massimo è affiancato da John Savage e Robert Duvall. Alle 7:50 si prosegue con "Il postino", mentre alle 9:50 verrà trasmesso il film "No grazie, il caffè mi rende nervoso". Alle 11:40 spazio al lungometraggio d'esordio: "Ricomincio da tre", replicato poi alle 22:55. Completano la speciale giornata troisiana alle 13:35 "Scusate il ritardo", alle 15:30 "Che ora è", alle 17:10 "Le vie del Signore sono finite" (ritrasmesso alle 00:50 del 21 febbraio), alle 19:10 "Pensavo fosse amore invece era un calesse" e alle 21:00 "Non ci resta che piangere". Una bella maratona, insomma, e una bellissima iniziativa del canale satellitare Sky.
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Massimo Troisi al Bari International Film Festival accompagna l'omaggio a Ettore Scola e a Marcello Mastroianni

Altri appuntamenti del Bif&st 2016 riguardanti Massimo Troisi saranno i seguenti: il 5 aprile "Ettore Scola su Troisi e il lavoro degli attori" (ore 17:00, ingresso libero), il 7 aprile "Il viaggio di Capitan Fracassa" con a seguire una conversazione con Ornella Muti (ore 15:45, ingresso libero) e l'8 aprile la proiezione di "Splendor" (ore 9:15, ingressso riservato).
Una importante manifestazione cinematografica che dà, insomma, il giusto spazio a Massimo accanto a due suoi grandi amici e colleghi.
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Massimo Troisi secondo Leonardo Pieraccioni (esclusiva)
Nel corso di una chiacchierata digitale con Leonardo Pieraccioni il regista e attore brillante toscano mi ha regalato in esclusiva per questo blog alcune belle parole sul nostro Massimo. Se c'è una cosa che li accomuna forse è proprio una certa coerenza nel proprio percorso e discorso artistico. Ringrazio anche da qui Leonardo, che in questi giorni sta preparando un tour insieme a Giorgio Panariello e Carlo Conti.
Cristiano
Cristiano

Un comico straordinario ma soprattutto un attore struggente, "Il postino" su tutti.
E poi coerente. Non è facile per chi fa il nostro mestiere non cadere in qualche scivolone di un film fatto magari per il cachet e non per il valore artistico, lui mai!Coerente sempre alla sua scelta di qualità.
Standing ovation per il grandissimo Troisi, che insieme a Totò rimarrà per sempre.
Leonardo
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Ancora Leonardo Pieraccioni su Massimo Troisi. E le parole di Ornella Muti al Bif&st 2016

L'ho visto una volta al residence Prati, era col suo caro amico Giovanni Benincasa, autore di una trasmissione che anche io facevo.
Fu per me, allora 26enne, come un'apparizione celestiale! :-)
Poi lo rividi sul set de "Il postino" a Cinecittà, mi pare.
Mi fece impressione, era molto pallido, dimagritissimo. Si capiva che non stava bene.
Leonardo Pieraccioni
Ornella Muti ha omaggiato Ettore Scola al Bari Film Festival 2016 e, parlando del film "Il viaggio di Capitan Fracassa", ha citato anche il Nostro raccontando un simpatico aneddoto sul regista recentemente scomparso. A lei è andato il "Federico Fellini Platinum Award for Cinematic Excellence".
"A parte aver lavorato con Scola o con Massimo Troisi e Luciano Tovoli, il direttore della fotografia, un altro dei ricordi più belli è quello di aver recitato in un film interamente girato nel Teatro 5 di Cinecittà, tranne un paio di scene in uno studio adiacente, con neve, pioggia, fango, animali, carrozze. Stavamo lì dalla mattina alla sera, Scola faceva moltissimi ciak perché c’erano molti piani sequenza difficili. Però proprio i piani sequenza ci consentivano di addentrarci nella realtà del film, era un po’ come recitare a teatro. Certo, noi attori eravamo tutti sottoposti a lunghe attese, perché c’erano da sistemare le luci, tanto che una delle attrici, di cui non farò ovviamente il nome, andò a lamentarsi con Scola che rispose lapidario: ‘Io preferisco le luci agli attori!'
Con Massimo Troisi nacque subito una grande amicizia, sul set eravamo sempre insieme, forse anche perché entrambi del segno dei pesci."
Ornella Muti
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Notiziario troisiano: in Italia e nel mondo le sue vie sono ancora infinite
La squadra di calcio del Benevento ha raggiunto la prima promozione in Serie B della sua storia. Era l'unica provincia della Campania a non aver mai conquistato la serie cadetta. Per festeggiare i calciatori hanno indossato delle magliette che riportano il titolo di un film a noi molto caro "Scusate il ritardo". Massimo Troisiè quindi sempre vivissimo nell'immaginario collettivo italiano e non solo.
Sì, perché in ogni angolo del mondo ci si occupa ancora di lui. Il prossimo 14 giugno a San Paolo del Brasile, nell'ambito di un ciclo di proiezioni di film italiani, toccherà a "Ricomincio da tre". Ciò avverrà all'Istituto Italiano di cultura (Av. Higienópolis, 436 – Higienópolis, São Paulo, Brazil, ore 07:30 p.m.).
Il celebre "Ricordati che devi morire!"è stato invece utilizzato dal gruppo Facebook “Figli delle ciaccarelle” come sfottò contro l’avvocato salernitano Oreste Agosto, che appare in tunica da monaco. Nei panni di Massimo c'è invece il governatore della Campania Vincenzo De Luca.
Durante il concerto di Edoardo Bennato al teatro San Carlo di Napoli, lo scorso 22 aprile, è comparso anche il Nostro. Su brano “Italiani” la sua immagine è stata proiettata insieme a quella di altri artisti come Fabrizio De Andrè e Pino Daniele.
Anche il nord non dimentica Massimo. Il 27 aprile a Savignano (Cn) presso il circolo Mezcal è stato proiettato il film "Non ci resta che piangere", di Massimo Troisi e Roberto Benigni. Sono queste tutte testimonianze importanti della memoria viva di un grandissimo.
Cristiano
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Roberto Benigni: "Tra me e Troisi un incontro d'amore"

"Questo è un film di trentadue anni fa, non l'ho più rivisto da allora. Se ci fosse Massimo sarebbe davvero felice per questa serata. Un grandissimo talento, un bell'autore, un bel regista, un bell'attore, un bel ragazzo pure. Da qualche parte in quessto momento so che è presente. Quando ci siamo incontrati non avevamo nemmeno trent'anni e abbiamo deciso subito di fare qualcosa insieme, di condividere questa allegria per la vita, la spensieratezza di gettarsi nel vuoto di un'arte così difficile. Abbiamo lavorato molto ma lavoravamo proprio perché lui era lui e io ero io. Quando due si incontrano...perché l'amicizia è come l'amore, quando ci si vuole bene o ci si ama è uguale. C'era un trasporto totale. Questo film qua è davvero un film di evasione, di purezza e di allegria. Almeno tre volte c'è un vero divertimento, dove non riuscivamo davvero a girare e ci siamo dovuti fermare. Noi e la troupe ridevamo e abbiamo dovuto provare e riprovare la gag del fiorino. Delle sciocchezze ma che hanno una brillantezza dell'allegria. O quando facciamo il cavallo, Mario e Saveria. In un momento abbiamo dovuto tagliare perché stavamo proprio ridendo insieme alla troupe che ci istigava a ridere. Oppure "Ricordati che devi morire!"... Era tutto dato dall'incontro d'amore che ci è stato tra me e Troisi. In quel periodo lì eravamo proprio due innamorati, dormivamo proprio insieme".
Benigni ha poi concluso il suo intervento recitando la splendida poesia dedicata all'amico scomparso, scatenando l'ovazione dei presenti. Davvero una serata da ricordare per noi troisiani.
Cristiano
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L'estate (e Massimo Troisi) addosso
Nel cuore di questa estate rovente c'è chi mi scrive per mostrarmi come porta Massimo sulla pelle in maniera visibilissima (foto qui a fianco) e chi, come spesso accade, mi chiede gli itinerari delle location dei film troisiani per partire in "pellegrinaggio". E poi ci sono le manifestazioni, sempre più glamour, di nicchia, e forse sempre più lontane dal giusto e autentico ricordo di Massimo Troisi.
A Milazzo Sandra Milo ha ritirato commossa il premio Mare Festival - Massimo Troisi, definendo il nostro: "Un grande artista, ma soprattutto una persona estremamente sensibile: Massimo Troisi era un amico. Sono parecchio emozionata nello stringere tra le mie mani il premio (che raffigura una locandina del film "Il postino", ndr), come se lui fosse qui in questo istante". Un premio simile è andato anche all'imitatrice Gabriella Germani.
Il nome del festival di Milazzo è identico a quello che si tiene sull'isola di Salina (pare siano comunque la stessa cosa): "Mare Festival Salina – Premio Massimo Troisi". Da quando il premio originale di San Giorgio a Cremano è scomparso si è nebulizzato qua e là per la penisola in tanti grandi e piccoli premi Troisi. La questione è sempre la stessa: quanto di Massimo c'è realmente in queste occasioni? E quanto queste ultime servono a tramandare la sua arte? Ai posteri l'ardua sentenza, sperando vengano a sapere tutti chi è e cosa ha fatto Massimo Troisi.
Cristiano
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Buona estate con un inedito Massimo Troisi vacanziero
Con questo post auguro a tutti voi di passare una bella estate, ricaricando le batterie e spendendo del tempo speciale con le persone per voi più importanti. Mi piace farlo con delle immagini-chicca inedite di Massimo Troisi in vacanza. L'anno era il 1985, il posto il villaggio "Les Paletuviers" in Costa d'Avorio. Una struttura oggi gestita dalla Valtur e dalla quale è passato anche un certo Rosario Fiorello in veste di animatore, sempre negli anni '80. In queste foto possiamo intravedere, in vacanza col nostro Massimo, Pietro Mennea ed Eleonora Giorgi.
Un abbraccio a tutti e a presto,
Cristiano
P.S. Un grazie speciale al nostro mitico Bob!
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Lello Arena: "Troisi un genio più di Einstein. Siani non dice la sua per piacere a tutti"
Ecco di seguito uno stralcio della recente intervista di "Libero" a Lello Arena.
[...] A 12 anni i suoi si trasferiscono a San Giorgio a Cremano.
«Solo 10 km di distanza da Napoli, ma li maledico accusandoli di egoismo e di volermi rovinare la vita. Penso che passare dal centro alla periferia sia la mia rovina, invece sarà la fortuna. Perché lì conosco Massimo».
Primo incontro?
«Spettacolo per la parrocchia e uno degli attori si ammala. Il regista dice: "Perché non prendiamo quel ragazzo che abita qui dietro? Quello che si lamenta sempre perché alle assemblee nessuno sta serio quando parla"».
«Solo 10 km di distanza da Napoli, ma li maledico accusandoli di egoismo e di volermi rovinare la vita. Penso che passare dal centro alla periferia sia la mia rovina, invece sarà la fortuna. Perché lì conosco Massimo».
Primo incontro?
«Spettacolo per la parrocchia e uno degli attori si ammala. Il regista dice: "Perché non prendiamo quel ragazzo che abita qui dietro? Quello che si lamenta sempre perché alle assemblee nessuno sta serio quando parla"».
Chi è?
«Massimo, che è iper-attivo politicamente, è in tutti i comitati di scuola e interviene sempre. Però ogni volta che apre bocca, per quel suo stile strampalato di spiegarsi, gli altri ridono anche se sta esprimendo concetti importanti. E alla fine è sempre abbacchiato: "Ma che vita mi aspetta se la gente ride quando dico cose serie?"».
Diceva dello spettacolo.
«Troisi accetta la sostituzione anche se non ha mai recitato. Gli spiego che la scena è semplice, deve impersonare un salumiere che elenca i prodotti tenuti nel cestino: "Puoi dirli nell' ordine che vuoi"».
Poi?
«Il giorno dopo c'è lo spettacolo: "Lello, ho studiato il copione a memoria, so l' ordine preciso". Entra in scena e inizia: "Ci sta o' salame, poi o' capocollo e poi.. Anzi no". Mi guarda. "Sssscusate, aggio sbagliato. Cioè, prima ci sta o' capocollo e poi o' salame. O forse no...". E via così. Il risultato è che, ostinandosi nel cercare di dire l' esatto ordine del copione, la scena che doveva durare 20 secondi dura 20 minuti».
E funziona.
«Un successo strepitoso. Massimo mi guarda: "Ssscusa Lello, ma questo è o' teatro?". E io: "Più o meno". Lui: "Posso venire qualche altra volta?". "Certo, sono in via Recanati"».
E lavorate insieme.
«Macché. Per otto mesi sparisce finché alle due di un pomeriggio di agosto, caldo soffocante, citofona: "Ti ricordi di me? Posso salire?". Gli dico: "Hai scelto il momento sbagliato per tornare: non si respira!". E lui: "Ero sicuro che saresti stato in casa"».
È l' inizio della vostra carriera, ma lei deve lasciare il rugby.
«Gioco in serie D, ma dopo ogni gara arrivo in scena ricucito e pieno di lividi. Massimo un giorno mi dice: "Lello, la gente pensa che allo spettacolo precedente ci hanno menato! Scegli: o il rugby o il teatro"».
Anche perché Troisi, più che la palla ovale, preferiva il calcio.
«Una volta mi obbliga ad andare a fare con lui una partita di beneficenza al San Paolo. Con noi gioca Mennea, che alla prima azione parte di corsa palla al piede e mi urla: "Lello, seguimi!!!". E io: "Ma che, sei cretino?"».
Meravigliosa questa. Continuiamo con il teatro.
«Io e Massimo apriamo il "Centro Teatro Spazio", una specie di comune frequentata da molti artisti».
Troisi però non sta bene e nel 1976 va negli Usa per farsi operare al cuore. Al suo ritorno nascono "I Saraceni": voi due ed Enzo Decaro.
È un successo e vi chiamano alla Rai per il programma "No stop".
«Magalli però ci chiede di cambiare nome, cosi decidiamo di diventare "La Smorfia", rifacendoci al libro dei sogni e alla mimica dell' attore».
È il boom. E lo sketch de "La Natività" (1979) diventa leggendario.
«Massimo ha pronto un monologo sui problemi di Napoli raccontati dalla moglie di un pescatore, ma sembra troppo pesante. Allora ci viene in mente di introdurre l' equivoco dell' Arcangelo Gabriele che sbaglia casa. E nasce: "Annunciaziò annunciaziò"».
Per fare l' Arcangelo lei si addobba in modo curioso.
«Trovo in casa la vestaglia di mia madre e la provo. Perfetta».
È un trionfo.
«Ma anche un grosso guaio dopo il primo passaggio in tv».
«Ma anche un grosso guaio dopo il primo passaggio in tv».
Perché?
«In Rai arrivano centinaia di proteste e veniamo denunciati per vilipendio alla religione di Stato».
Come finisce?
«Il giudice ci chiede: "Volevate vilipendere la religione?". Noi: "No, era solo un pezzo comico". "Va bene, andate". Assolti. Però per anni quello sketch è rimasto chiuso nelle teche Rai, solo Arbore ha avuto il coraggio di rispolverarlo».
«In Rai arrivano centinaia di proteste e veniamo denunciati per vilipendio alla religione di Stato».
Come finisce?
«Il giudice ci chiede: "Volevate vilipendere la religione?". Noi: "No, era solo un pezzo comico". "Va bene, andate". Assolti. Però per anni quello sketch è rimasto chiuso nelle teche Rai, solo Arbore ha avuto il coraggio di rispolverarlo».
Nel momento migliore, però, "La Smorfia" si scioglie.
«A Napoli facciamo 19 giorni di tutto esaurito con "Così è (se vi piace)": i bagarini vendono i biglietti da 3mila lire a 60mila. Siamo come i Beatles, abbiamo tutti ai piedi, le ragazze fanno a gara per andare a letto con noi».
Ma vi dividete.
Lei e Troisi nel 1981 girate il film "Ricomincio da tre".
«Ci buttiamo nel cinema senza sapere come funziona e passiamo per stravaganti. Io mi occupo di tutto, dal casting alla produzione, dal caffè alla macchina da presa. E con Massimo c'è una grande intesa».
Tutta improvvisazione?
«Ma che scherza??? Quando si provava eravamo liberi di inventare e farci venire idee, ma una volta stabilita la scena Massimo voleva che si rispettasse il copione nei dettagli».
Dopo "No grazie, il caffè mi rende nervoso" (1982), esce "Scusate il ritardo" con cui lei vince il David di Donatello.
«Il film più completo, bella storia».
Eppure vi separate: Troisi si concentra sul cinema, lei continua a fare film, ma pure teatro e tv con Scherzi a Parte e Striscia la Notizia.
«Esigenze diverse, Massimo ha altri progetti. Ma forse anche la consapevolezza del futuro. E l' intenzione di non tenermi legato sapendo che prima o poi avrei dovuto fare a meno di lui».
Cosa intende?
«Non ha nemmeno voluto figli: sentiva che se ne sarebbe andato presto».
Morirà il 4 giugno 1994.
«Sono al saggio di mia figlia, squilla il cellulare. Una giornata di gioia si trasforma in tragedia».
«Sono al saggio di mia figlia, squilla il cellulare. Una giornata di gioia si trasforma in tragedia».
Arena, ripensa ai tanti anni vissuti con Troisi e...
«Rido. Per la sua imprevedibilità, le sue fantastiche stranezze. La sua voglia di goliardia».
«Rido. Per la sua imprevedibilità, le sue fantastiche stranezze. La sua voglia di goliardia».
Troisi: per lei è stato...
«Un genio, più di Einstein perché è entrato nella vita delle persone comuni. Poi un amico. Un fratello. Una guida. Quando è morto mi sono detto che avrei fatto di tutto per non farlo dimenticare. Mi sto accorgendo che non serve: la gente lo ama ancora e lo amerà per sempre».
«Un genio, più di Einstein perché è entrato nella vita delle persone comuni. Poi un amico. Un fratello. Una guida. Quando è morto mi sono detto che avrei fatto di tutto per non farlo dimenticare. Mi sto accorgendo che non serve: la gente lo ama ancora e lo amerà per sempre».
A proposito di artisti partenopei: Alessandro Siani le piace?
«Lo conosco per quello che fa e mi sembra stia girando un po' a vuoto. È un grande manager e ha ottime capacità, ma nun tiene o' coraggio di dire la sua, farci capire da che parte sta, prendere posizione su Napoli, sulla comicità, su se stesso. È il problema di chi vuole per forza piacere a tutti».
«Lo conosco per quello che fa e mi sembra stia girando un po' a vuoto. È un grande manager e ha ottime capacità, ma nun tiene o' coraggio di dire la sua, farci capire da che parte sta, prendere posizione su Napoli, sulla comicità, su se stesso. È il problema di chi vuole per forza piacere a tutti».
Piccolo notiziario troisiano di fine estate
Ad Ostiaè stata intitolata una sala teatrale a Massimo Troisi, in Viale Cardinal Ginasi 12. E dal 22 settembre parte il cartellone con lo spettacolo "Beate noi", che vede protagoniste Milena Miconi e Francesca Nunzi.
Dedicata a Massimo anche la quarta edizione del Camaiore Film Festival, dedicata ai cortometraggi indipendenti e sperimentali. Appuntamento al teatro dell'Olivo dal 16 al 18 settembre. Nella piazza centrale di Monteggiori domenica 4 settembre è stato invece proiettato "Pensavo fosse amore invece era un calesse".
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Manuela Arcuri: "Ho il rammarico di non essere riuscita a lavorare con Massimo Troisi. Feci tanti provini, poi..."

Nel corso di un'intervista al settimanale Oggi, Manuela Arcuri ha parlato di due ruoli che avrebbe voluto interpretare: la Ramona (il ruolo di Sabrina Ferilli) del film di Sorrentino"La grande bellezza", premiato con l'Oscar, e la Beatrice de "Il postino":
"L’unico mio rammarico è non essere riuscita a lavorare con Massimo Troisi nel suo film più intenso, ''Il Postino''. Certo: ero troppo piccola per quel ruolo e ne ero consapevole, ma feci tanti provini. S’immagini il mio stato d’animo, quando la scelta non cadde su di me".
Gli è stato chiesto anche se si reputa una grande attrice: "Mi ritengo un’attrice. Come tutti, non smetto mai di imparare”.
Dalla foto accanto è possibile dedurre il pensiero di Massimo a riguardo. Cliccando qui, invece, potete leggere il racconto dei provini della Arcuri e i suoi racconti legati a lui.
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